Questo sito utilizza i cookie per assicurarti la migliore esperienza di navigazione.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.
L'ho vista domenica scorsa: Genesi. Sempre interessante, anche se ormai è talmente conosciuto ...
Se vi piace Salgado guardatevi anche il film di Wenders "il sale della terra".
Qualcuno, invece, ha visto la mostra di Scianna a Forlì? Vorrei andarci prima che finisca, il 6 Gennaio, credo.
6 anni fa
utente cancellato
mousix ha scritto:
L'ho vista domenica scorsa: Genesi. Sempre interessante, anche se ormai è talmente conosciuto ...
Se vi piace Salgado guardatevi anche il film di Wenders "il sale della terra".
Beh io ho " PROFUMO DI SOGNO" lo consiglio un reportage infinito e un Salgado diverso dal solito, un gran bel viaggio
6 anni fa
utente cancellato
kalonik ha scritto:
Beh io ho " PROFUMO DI SOGNO" lo consiglio un reportage infinito e un Salgado diverso dal solito, un gran bel viaggio
Questo mi mancava. Seguirò il consiglio. GrazieÂ
6 anni fa
utente cancellato
Sono rimasta totalmente rapita dalla mostra di Salgado, e rimarrà per sempre nei miei occhi...
Sono anche basita da commenti che mi sono arrivati (non da voi) da fotografi che accusano Salgado di essere un "costruttore" di foto. Cioè di chiedere ai soggetti di mettersi in posa ecc... ma che cosa significano questi commenti????
Mi potete aiutare A capire?
A parte il fatto che trovo difficile chiedere a dei pinguini di mettersi in fila per un tuffo nell'Antartico ma anche lo avesse chiesto a donne e uomini per me non hanno alcun senso questi commenti e li trovo assurdi, pazzeschi e volgari.
La forza degli scatti di Salgado è proprio la verità di situazioni che lui ha avuto il coraggio di documentare! La povertà , i genocidi, lo sfruttamento, il lavoro, la malattia...
Voglio chiedervi che cosa si intende per "costruttore di foto" e come questo possa incidere sull'autenticita' di un reportage.
6 anni fa
bi
non so rispondere alla tua domanda, ma ho visto Genesi 3 volte, due volte a Milano e una volta a Forli'. Un colpo di fulmine incredibile. Salgado mi ha mostrato come una foto a dei gabbiani o a delle foche possa avere la forza di una foto street, come un panorama in bianco e nero possa diventare una visione introspettiva, misteriosa e violenta o al contrario pacata e rilassante.
Dopo ho preso "il sale della terra" e l'ho visto e rivisto, scoprendo anche la sua umanita'.Â
Ho visto negli ultimi anni davvero molte mostre di autori famosi. Alcune, come Genesi, mi hanno letteralmente rivelato nuovi mondi e sensazioni inaspettate.
McCurry, Kubrik, Salgado, Bresson, McCullin in particolare, Victoria Sorochinski e tanti altri. Se Neil Leifer disse che "la fotografia non mostra la realta', ma l'idea che se ne ha", e Diane Arbus disse che "ci sono cose che nessuno riesce a vedere prima che siano fotografate" allora non ha proprio piu' senso parlare di "costruttori" di foto. Gia' solo l'inevitabile fatto che ogni fotografia mostra una pezzo decontestualizzato di una situazione, per il solo fatto di scegliere cosa includere nell'immagine e cosa no, fa cadere ogni discorso teorico sulla realta' manipolata.Â
6 anni fa
utente cancellato
bi ha scritto:
non so rispondere alla tua domanda, ma ho visto Genesi 3 volte, due volte a Milano e una volta a Forli'. Un colpo di fulmine incredibile. Salgado mi ha mostrato come una foto a dei gabbiani o a delle foche possa avere la forza di una foto street, come un panorama in bianco e nero possa diventare una visione introspettiva, misteriosa e violenta o al contrario pacata e rilassante.
Dopo ho preso "il sale della terra" e l'ho visto e rivisto, scoprendo anche la sua umanita'.Â
Ho visto negli ultimi anni davvero molte mostre di autori famosi. Alcune, come Genesi, mi hanno letteralmente rivelato nuovi mondi e sensazioni inaspettate.
McCurry, Kubrik, Salgado, Bresson, McCullin in particolare, Victoria Sorochinski e tanti altri. Se Neil Leifer disse che "la fotografia non mostra la realta', ma l'idea che se ne ha", e Diane Arbus disse che "ci sono cose che nessuno riesce a vedere prima che siano fotografate" allora non ha proprio piu' senso parlare di "costruttori" di foto. Gia' solo l'inevitabile fatto che ogni fotografia mostra una pezzo decontestualizzato di una situazione, per il solo fatto di scegliere cosa includere nell'immagine e cosa no, fa cadere ogni discorso teorico sulla realta' manipolata.Â
Grazie bi. Mi basta quello che hai scritto per riappacificarmi col mondo!
6 anni fa
bi
bi ha scritto:
non so rispondere alla tua domanda, ma ho visto Genesi 3 volte, due volte a Milano e una volta a Forli'. Un colpo di fulmine incredibile. Salgado mi ha mostrato come una foto a dei gabbiani o a delle foche possa avere la forza di una foto street, come un panorama in bianco e nero possa diventare una visione introspettiva, misteriosa e violenta o al contrario pacata e rilassante.
Dopo ho preso "il sale della terra" e l'ho visto e rivisto, scoprendo anche la sua umanita'.Â
Ho visto negli ultimi anni davvero molte mostre di autori famosi. Alcune, come Genesi, mi hanno letteralmente rivelato nuovi mondi e sensazioni inaspettate.
McCurry, Kubrik, Salgado, Bresson, McCullin in particolare, Victoria Sorochinski e tanti altri. Se Neil Leifer disse che "la fotografia non mostra la realta', ma l'idea che se ne ha", e Diane Arbus disse che "ci sono cose che nessuno riesce a vedere prima che siano fotografate" allora non ha proprio piu' senso parlare di "costruttori" di foto. Gia' solo l'inevitabile fatto che ogni fotografia mostra una pezzo decontestualizzato di una situazione, per il solo fatto di scegliere cosa includere nell'immagine e cosa no, fa cadere ogni discorso teorico sulla realta' manipolata.Â
utente cancellato ha scritto:
Grazie bi. Mi basta quello che hai scritto per riappacificarmi col mondo!
non so rispondere alla tua domanda, ma ho visto Genesi 3 volte, due volte a Milano e una volta a Forli'. Un colpo di fulmine incredibile. Salgado mi ha mostrato come una foto a dei gabbiani o a delle foche possa avere la forza di una foto street, come un panorama in bianco e nero possa diventare una visione introspettiva, misteriosa e violenta o al contrario pacata e rilassante.
Dopo ho preso "il sale della terra" e l'ho visto e rivisto, scoprendo anche la sua umanita'.Â
Ho visto negli ultimi anni davvero molte mostre di autori famosi. Alcune, come Genesi, mi hanno letteralmente rivelato nuovi mondi e sensazioni inaspettate.
McCurry, Kubrik, Salgado, Bresson, McCullin in particolare, Victoria Sorochinski e tanti altri. Se Neil Leifer disse che "la fotografia non mostra la realta', ma l'idea che se ne ha", e Diane Arbus disse che "ci sono cose che nessuno riesce a vedere prima che siano fotografate" allora non ha proprio piu' senso parlare di "costruttori" di foto. Gia' solo l'inevitabile fatto che ogni fotografia mostra una pezzo decontestualizzato di una situazione, per il solo fatto di scegliere cosa includere nell'immagine e cosa no, fa cadere ogni discorso teorico sulla realta' manipolata.Â
Salgado ad Ancona
utente cancellato
Volevo segnalarvi una bella mostra da visitare fino al 6 gennaio 2019Salgado a La Mole di Ancona.
Appena posso mando il link
utente cancellato
http://www.lamoleancona.it/sebastiao-salgado-genesi/utente cancellato
Grazie mille @Heisen_22Âutente cancellato
mousix
L'ho vista domenica scorsa: Genesi. Sempre interessante, anche se ormai è talmente conosciuto ...Se vi piace Salgado guardatevi anche il film di Wenders "il sale della terra".
mousix
Qualcuno, invece, ha visto la mostra di Scianna a Forlì? Vorrei andarci prima che finisca, il 6 Gennaio, credo.utente cancellato
Se vi piace Salgado guardatevi anche il film di Wenders "il sale della terra".
utente cancellato
Il film stupendoÂkalonik
Beh io ho " PROFUMO DI SOGNO" lo consiglio un reportage infinito e un Salgado diverso dal solito, un gran bel viaggioutente cancellato
utente cancellato
Sono rimasta totalmente rapita dalla mostra di Salgado, e rimarrà per sempre nei miei occhi...Sono anche basita da commenti che mi sono arrivati (non da voi) da fotografi che accusano Salgado di essere un "costruttore" di foto. Cioè di chiedere ai soggetti di mettersi in posa ecc... ma che cosa significano questi commenti????
Mi potete aiutare A capire?
A parte il fatto che trovo difficile chiedere a dei pinguini di mettersi in fila per un tuffo nell'Antartico ma anche lo avesse chiesto a donne e uomini per me non hanno alcun senso questi commenti e li trovo assurdi, pazzeschi e volgari.
La forza degli scatti di Salgado è proprio la verità di situazioni che lui ha avuto il coraggio di documentare! La povertà , i genocidi, lo sfruttamento, il lavoro, la malattia...
Voglio chiedervi che cosa si intende per "costruttore di foto" e come questo possa incidere sull'autenticita' di un reportage.
bi
non so rispondere alla tua domanda, ma ho visto Genesi 3 volte, due volte a Milano e una volta a Forli'. Un colpo di fulmine incredibile. Salgado mi ha mostrato come una foto a dei gabbiani o a delle foche possa avere la forza di una foto street, come un panorama in bianco e nero possa diventare una visione introspettiva, misteriosa e violenta o al contrario pacata e rilassante.Dopo ho preso "il sale della terra" e l'ho visto e rivisto, scoprendo anche la sua umanita'.Â
Ho visto negli ultimi anni davvero molte mostre di autori famosi. Alcune, come Genesi, mi hanno letteralmente rivelato nuovi mondi e sensazioni inaspettate.
McCurry, Kubrik, Salgado, Bresson, McCullin in particolare, Victoria Sorochinski e tanti altri. Se Neil Leifer disse che "la fotografia non mostra la realta', ma l'idea che se ne ha", e Diane Arbus disse che "ci sono cose che nessuno riesce a vedere prima che siano fotografate" allora non ha proprio piu' senso parlare di "costruttori" di foto. Gia' solo l'inevitabile fatto che ogni fotografia mostra una pezzo decontestualizzato di una situazione, per il solo fatto di scegliere cosa includere nell'immagine e cosa no, fa cadere ogni discorso teorico sulla realta' manipolata.Â
utente cancellato
Dopo ho preso "il sale della terra" e l'ho visto e rivisto, scoprendo anche la sua umanita'.Â
Ho visto negli ultimi anni davvero molte mostre di autori famosi. Alcune, come Genesi, mi hanno letteralmente rivelato nuovi mondi e sensazioni inaspettate.
McCurry, Kubrik, Salgado, Bresson, McCullin in particolare, Victoria Sorochinski e tanti altri. Se Neil Leifer disse che "la fotografia non mostra la realta', ma l'idea che se ne ha", e Diane Arbus disse che "ci sono cose che nessuno riesce a vedere prima che siano fotografate" allora non ha proprio piu' senso parlare di "costruttori" di foto. Gia' solo l'inevitabile fatto che ogni fotografia mostra una pezzo decontestualizzato di una situazione, per il solo fatto di scegliere cosa includere nell'immagine e cosa no, fa cadere ogni discorso teorico sulla realta' manipolata.Â
bi
Dopo ho preso "il sale della terra" e l'ho visto e rivisto, scoprendo anche la sua umanita'.Â
Ho visto negli ultimi anni davvero molte mostre di autori famosi. Alcune, come Genesi, mi hanno letteralmente rivelato nuovi mondi e sensazioni inaspettate.
McCurry, Kubrik, Salgado, Bresson, McCullin in particolare, Victoria Sorochinski e tanti altri. Se Neil Leifer disse che "la fotografia non mostra la realta', ma l'idea che se ne ha", e Diane Arbus disse che "ci sono cose che nessuno riesce a vedere prima che siano fotografate" allora non ha proprio piu' senso parlare di "costruttori" di foto. Gia' solo l'inevitabile fatto che ogni fotografia mostra una pezzo decontestualizzato di una situazione, per il solo fatto di scegliere cosa includere nell'immagine e cosa no, fa cadere ogni discorso teorico sulla realta' manipolata.Â
kalonik
Dopo ho preso "il sale della terra" e l'ho visto e rivisto, scoprendo anche la sua umanita'.Â
Ho visto negli ultimi anni davvero molte mostre di autori famosi. Alcune, come Genesi, mi hanno letteralmente rivelato nuovi mondi e sensazioni inaspettate.
McCurry, Kubrik, Salgado, Bresson, McCullin in particolare, Victoria Sorochinski e tanti altri. Se Neil Leifer disse che "la fotografia non mostra la realta', ma l'idea che se ne ha", e Diane Arbus disse che "ci sono cose che nessuno riesce a vedere prima che siano fotografate" allora non ha proprio piu' senso parlare di "costruttori" di foto. Gia' solo l'inevitabile fatto che ogni fotografia mostra una pezzo decontestualizzato di una situazione, per il solo fatto di scegliere cosa includere nell'immagine e cosa no, fa cadere ogni discorso teorico sulla realta' manipolata.Â