Questo sito utilizza i cookie per assicurarti la migliore esperienza di navigazione.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.
Il futuro dell'industria fotografica — Il forum di Fotocontest
È in corso una vera e propria rivoluzione/involuzione dello strumento fotografico così come siamo abituati ad immaginarlo. Questa infografica di LensVid evidenzia come i costruttori stiamo riducendo drasticamente i numeri. IL motivo? L'incremento delle qualità fotografiche degli smartphone, ampiamente sufficienti per gran parte della fotografia amatoriale.Â
Le compatte saranno destinate a sparire a brevissimo, dai dati mi sembra che la morte delle reflex e delle mirrorless sia stata rimandata di qualche anno... speriamo almeno di riuscire ad ammortizzare la mia
Mah,che dire...dopotutto anche il vinile,morto già nel millennio passato,sta risorgendo,non dico alla grande,però ...
8 anni fa
utente cancellato
purtroppo, lo sviluppo degli ultimi 100 anni è stato cosi' veloce e drastico da essere forse sfuggito di mano, e , soprattutto l'artigianato,l'arte, le tradizioni, vanno piano piano morendo, dando vita a nuove forme d'arte, veloci facili da usare e apprezzate da tutti...tutto cio' per dire che, personalmente, non sono del tutto favorevole alle innovazioni, tanto che proprio ieri stavo cercando informazioni su un'azienda che stampa le foto utilizzando ancora antichi metodi ( molto interessante)...inutile negare che il digitale ha certamente aiutato a velocizzare tanti aspetti riguardanti soprattutto lo sviluppo della fotografia, ma credo che tutte queste tecnologie stiano piano piano portando tutto allo stesso piano, cercando di ottenere solo il bello e apprezzato, senza interesse per la forma d'arte e la poesia che c'è dietro...sembra di rivivere il barocco...tra cent'anni forse qualche illuminista tornerà a ribaltare la storia...
8 anni fa
utente cancellato
non sono d'accordo, l'arte non ha nulla a che vedere con le tecnologie ma al massimo le utilizza. Un conto è fare una fotografia un altro è fare arte. Per fare quella serve ancora (per fortuna) una sensibilità rara.Â
8 anni fa
utente cancellato
il fatto stesso che utilizza queste tecnologie facendone anche un abuso porta tutto sullo stesso piano...il fatto stesso che un telefono cellulare adibito a fare telefonate e inviare messaggi venga ipertecnologizzato per essere anche una sveglia, un orologio, una fotocamera, una videocamera, un agenda, è ridicolo... chiunque puo' sentirsi in grado di aver fatto un ottimo scatto, o, per esempio, un ottimo disegno geometrico, perchè, proprio qualche giorno fa vedevo un video di questo oggetto, appoggiando la penna dentro un foro e muovendola in esso su un foglio, l'oggetto prendeva a roteare intorno alla sfera della penna spostandosi lungo i solchi e andando a far formare alla penna un perfetto disegno geometrico...la cosa mi ha lasciata stupita...chiunque con una penna in mano e un oggetto innovativo puo' creare perfetti disegni geometrici, e mi ha fatto ancora più pensare a tutte quelle persone che disegni geometrici cosi' li fanno a mano libera, ma non va mica più tanto bene perchè il mercato va di corsa e il lavoro "sensibile", fatto con cura, come un tempo, ora non è più all'ordine del giorno, ora si corre, si vuole fare tutto in modo più semplice veloce, e soprattutto, accessibile a tutti.. il problema reale è che l'utilizzo di queste tecnologie porta proprio a perderla quella sensibilità rara, perche ci si adatta al mercato, a chi ci è intorno e non più alla passione di fare determinate cose, e, per chi quella passione la porta ancora avanti come quando tutta questa tecnologia non aveva preso il sopravvento, viene demoralizzato perchè ora, il fare le cose con cura, non è più una cosa da ammirare ma più uno spreco di tempo e di soldi...un conto è fare una foto tanto per un conto è scattarla per trasmettere qualcosa, ma, se tra questa linea si intromette una tecnologia che ti permette di poter fare entrambi, o quanto meno farti credere che con uno smartphone due filtri e un social, siamo tutti artisti, beh, non mi fido troppo della tecnologia, e come per la fotografia la tanto citata tecnologia, sempre a parere mio, va di paripasso a mettere lo zampino nell'arte e nell'artigianato in generale, l'importante ora non è il contenuto quanto l'essere apprezzato, e se vieni apprezzato per qualcosa di esteticamente bello, approvato da tutti, allora sei a cavallo...non ho detto che l'arte abbia a che fare con la tecnologia ma che la tecnologia e il suo scontrollato utilizz la stanno uccidendo...come stanno uccidendo l'artigianato e la poesia e la sensibilità rara, che ormai la gente non si ferma più nemmeno ad aiutarti se ti vede in difficoltà perchè prima deve scattare una foto dal suo cellulare ultra tecnologico con fotocamera moderna a ultrarisoluzione....scusate l'amarezza, sono nata in un epoca decisamente sbagliata per me, o forse in realtà invece di 29 anni ne ho 92Â
8 anni fa
utente cancellato
"un telefono cellulare adibito a fare telefonate e inviare messaggi venga ipertecnologizzato per essere anche una sveglia, un orologio, una fotocamera, una videocamera, un agenda, è ridicolo"
Si chiama progresso, si passa da 50 oggetti ad uno solo... onestamente non capisco cosa ci sia di ridicolo.
8 anni fa
utente cancellato
hai fatto un minestrone secondo me  In tanti si dichiarano artisti, buon per loro, io continuo a non trovare il nesso fra accessibilità delle tecnologie e arte, ma sarà un mio limite.Â
8 anni fa
utente cancellato
Riguardo l'adattarsi al mercato, fu cosa che fecero anche artisti del calibro di Dalì, quindi non la vedrei proprio come una conseguenza dei nostri (terribilissimi, certo) tempi, quanto una cosa che va, andrà sempre e sempre è andata di pari passo con l'arte. Mi sembra un discorso con la stessa retorica del "non ci sono più le mezze stagioni", fatto peraltro da una persona che il passato che tanto elogia nemmeno l'ha vissuto, quindi non capisco con che cognizione di causa si possa dire "meglio prima", no?
8 anni fa
utente cancellato
pur non avendolo vissuto fortunatamente sui libri si trovano ancora fatti riportati da cui poter attingere...fatta questa piccola parentesi, non sto denigrando il progresso, sto semplicemente dicendo che, a parere mio, tante nuove tecnologie hanno fatto perdere l'uso della manualità , della mano d'opera, della passione...e hanno portato alla creazione di cose, secondo me, inutili, o comunque, il cellulare che fa foto è utile, lo uso spesso anche io per immortalare un ricordo, ma non capisco il dover portare l'oggetto ad avere una risoluzione pari a una fotocamera reflex che, nonostante le facilitazioni, ha comunque bisogno di un minimo di passione che porta a cercare un minimo di conoscenza tecnica, o comunque quel "non so che" che scinda dal semplice premere click su un dispositivo che ha già tutto preimpostato e dopo ti sistema anche la foto...il progresso è positivo se fatto con coscienza...il progresso che porta al regresso, secondo me, non è tale, è quella cosa che fa dire a qualcuno, nel 2017; dopo millenni di storia fortunatamente trascritta, "non capisco con che cognizione di causa di possa dire "meglio prima"...per chi diceva avessi fatto un minestrone, mah, le cose vanno di paripasso ma proseguono su rette parallele che non si intersecano? se cosi' fosse, non ci sarebbe il problema della tecnologia che ingoia tutto, non staremmo neanche qui' a commentare un post intitolato il futuro dell'industria fotografica, dove all'inizio si presentava il tema come un'evoluzione/involuzione della fotografia stessa...e, anche se credo non serva specificare, sono d'accordo con il termine involuzione, perchè di questo si tratta e di questo stavo parlando...il minestrone forse lo avete fatto voi...
ps
un ultima cosa, ho detto tutto in maniera molto pacifica e con il sorriso, anija, non mi conosci, e non capisco come mai ti permetti di giudicare me o il passato che ho o non ho vissuto, potrei avere 29 anni ed essere una professoressa di storia e antropologia, percio' mi domando, con che cognizione di causa dici queste cose? E comunque, hai citato Salvador Dali', che, per l'appunto, è il classico esempio di artista che spinge la sua arte a diventare cio' che il mercato richiede, figlio quindi di un epoca per molte cose contemporanea, dove la mercificazione e la semplificazione stessa dell'artista e dell'arte erano già nate, e in procinto di sviluppo...l'arte e la tecnologia hanno iniziato ad andare di paripasso proprio nel momento in cui la richiesta non andava più di paripasso con l'arte e cio' che rappresentava, piuttosto con i profitti che se ne potevano ricavare (cito di nuovo Dali' e i suoi innumerevoli falsi fatti produrre da lui stesso ai suoi garzoni, per incrementare guadagni), concludo con la mia non totale tolleranza alla tecnologia che porta a un progresso di copertina, dove il vero progresso va lentamente morendo...
@mirkomacari io non definirei amatore della fotografia uno che (come scrivi tu) trova "ampiamente" sufficiente uno smartphone per far foto.Â
Che un cellulare possa far parte di una articolata attrezzatura fotografica ci può stare, ma se è un vero appassionato non può accontentarsi di un pur pregevole strumento come il telefonino.
8 anni fa
utente cancellato
@bluvelvet per fare arte basta una matita spuntata, un sasso, un foro nel muro. Il problema non è il mezzo ma l'idea. Non fatemi fare il solito esempio di Fontana e i suoi tagli, ma il concetto lui lo ha sintetizzato molto meglio di me.
 @mirkomacari  la mia era una risposta al tuo post iniziale, non ho fatto riferimenti al fare arte o meno anche perchè, sostanzialmente, la penso come te.Â
Penso invece che uno smartphone per quanto usato bene e molto performante non potrà sostituire, al momento e credo ancora per molto tempo, macchine costruite specificamente per la fotografia. Chi lo fa, per me, non è da considerare un "vero" amante/appassionato di fotografia.
8 anni fa
utente cancellato
ah ma allora hai travisato @bluvelvet io non volevo affatto ribadire il contenuto di quella infografica ma solo proporvi la questione.
Se poi vuoi sapere il mio parere in merito dico che gli smartphone sono assolutamente adeguati a chi vuole esprimersi in un certo modo ma sono inadeguati (ancora) per molte tecniche fotografiche.Â
Bluvelvet guardati questo fotografo dell agenzia Magnum che usa iPhone
L’eccezione che conferma la regola… tra milioni e milioni di divoratori seriali di selfie,  si possono trovare qualche centinaia  di veri fotografi  e tra questi qualche decina di interessanti sperimentatori  ma che hanno comunque un background fotografico di tutto rilievo.
Quindi oltre alla conoscenza ed esperienza, è la curiosità e lo studio che può elevare la smartphone mania a qualcosa di molto interessante.... è l'approccio che fa la differenza.Â
L 'approccio fa la differenza è vero . Ma su tutti i formati fotografici
Dalla compatta ,alla foto fatta con il banco su lastra di vetro formato 24x30 cm
Il futuro dell'industria fotografica
utente cancellato
È in corso una vera e propria rivoluzione/involuzione dello strumento fotografico così come siamo abituati ad immaginarlo. Questa infografica di LensVid evidenzia come i costruttori stiamo riducendo drasticamente i numeri. IL motivo? L'incremento delle qualità fotografiche degli smartphone, ampiamente sufficienti per gran parte della fotografia amatoriale.Â
Liof
Le compatte saranno destinate a sparire a brevissimo, dai dati mi sembra che la morte delle reflex e delle mirrorless sia stata rimandata di qualche anno... speriamo almeno di riuscire ad ammortizzare la miapaolo-spagg
Visto l'andazzo mi sono iscritto a un corso di disegnoDMax
Mah,che dire...dopotutto anche il vinile,morto già nel millennio passato,sta risorgendo,non dico alla grande,però ...utente cancellato
purtroppo, lo sviluppo degli ultimi 100 anni è stato cosi' veloce e drastico da essere forse sfuggito di mano, e , soprattutto l'artigianato,l'arte, le tradizioni, vanno piano piano morendo, dando vita a nuove forme d'arte, veloci facili da usare e apprezzate da tutti...tutto cio' per dire che, personalmente, non sono del tutto favorevole alle innovazioni, tanto che proprio ieri stavo cercando informazioni su un'azienda che stampa le foto utilizzando ancora antichi metodi ( molto interessante)...inutile negare che il digitale ha certamente aiutato a velocizzare tanti aspetti riguardanti soprattutto lo sviluppo della fotografia, ma credo che tutte queste tecnologie stiano piano piano portando tutto allo stesso piano, cercando di ottenere solo il bello e apprezzato, senza interesse per la forma d'arte e la poesia che c'è dietro...sembra di rivivere il barocco...tra cent'anni forse qualche illuminista tornerà a ribaltare la storia...utente cancellato
non sono d'accordo, l'arte non ha nulla a che vedere con le tecnologie ma al massimo le utilizza. Un conto è fare una fotografia un altro è fare arte. Per fare quella serve ancora (per fortuna) una sensibilità rara.Âutente cancellato
il fatto stesso che utilizza queste tecnologie facendone anche un abuso porta tutto sullo stesso piano...il fatto stesso che un telefono cellulare adibito a fare telefonate e inviare messaggi venga ipertecnologizzato per essere anche una sveglia, un orologio, una fotocamera, una videocamera, un agenda, è ridicolo... chiunque puo' sentirsi in grado di aver fatto un ottimo scatto, o, per esempio, un ottimo disegno geometrico, perchè, proprio qualche giorno fa vedevo un video di questo oggetto, appoggiando la penna dentro un foro e muovendola in esso su un foglio, l'oggetto prendeva a roteare intorno alla sfera della penna spostandosi lungo i solchi e andando a far formare alla penna un perfetto disegno geometrico...la cosa mi ha lasciata stupita...chiunque con una penna in mano e un oggetto innovativo puo' creare perfetti disegni geometrici, e mi ha fatto ancora più pensare a tutte quelle persone che disegni geometrici cosi' li fanno a mano libera, ma non va mica più tanto bene perchè il mercato va di corsa e il lavoro "sensibile", fatto con cura, come un tempo, ora non è più all'ordine del giorno, ora si corre, si vuole fare tutto in modo più semplice veloce, e soprattutto, accessibile a tutti.. il problema reale è che l'utilizzo di queste tecnologie porta proprio a perderla quella sensibilità rara, perche ci si adatta al mercato, a chi ci è intorno e non più alla passione di fare determinate cose, e, per chi quella passione la porta ancora avanti come quando tutta questa tecnologia non aveva preso il sopravvento, viene demoralizzato perchè ora, il fare le cose con cura, non è più una cosa da ammirare ma più uno spreco di tempo e di soldi...un conto è fare una foto tanto per un conto è scattarla per trasmettere qualcosa, ma, se tra questa linea si intromette una tecnologia che ti permette di poter fare entrambi, o quanto meno farti credere che con uno smartphone due filtri e un social, siamo tutti artisti, beh, non mi fido troppo della tecnologia, e come per la fotografia la tanto citata tecnologia, sempre a parere mio, va di paripasso a mettere lo zampino nell'arte e nell'artigianato in generale, l'importante ora non è il contenuto quanto l'essere apprezzato, e se vieni apprezzato per qualcosa di esteticamente bello, approvato da tutti, allora sei a cavallo...non ho detto che l'arte abbia a che fare con la tecnologia ma che la tecnologia e il suo scontrollato utilizz la stanno uccidendo...come stanno uccidendo l'artigianato e la poesia e la sensibilità rara, che ormai la gente non si ferma più nemmeno ad aiutarti se ti vede in difficoltà perchè prima deve scattare una foto dal suo cellulare ultra tecnologico con fotocamera moderna a ultrarisoluzione....scusate l'amarezza, sono nata in un epoca decisamente sbagliata per me, o forse in realtà invece di 29 anni ne ho 92Âutente cancellato
"un telefono cellulare adibito a fare telefonate e inviare messaggi venga ipertecnologizzato per essere anche una sveglia, un orologio, una fotocamera, una videocamera, un agenda, è ridicolo"Si chiama progresso, si passa da 50 oggetti ad uno solo... onestamente non capisco cosa ci sia di ridicolo.
utente cancellato
hai fatto un minestrone secondo me  In tanti si dichiarano artisti, buon per loro, io continuo a non trovare il nesso fra accessibilità delle tecnologie e arte, ma sarà un mio limite.Âutente cancellato
Riguardo l'adattarsi al mercato, fu cosa che fecero anche artisti del calibro di Dalì, quindi non la vedrei proprio come una conseguenza dei nostri (terribilissimi, certo) tempi, quanto una cosa che va, andrà sempre e sempre è andata di pari passo con l'arte. Mi sembra un discorso con la stessa retorica del "non ci sono più le mezze stagioni", fatto peraltro da una persona che il passato che tanto elogia nemmeno l'ha vissuto, quindi non capisco con che cognizione di causa si possa dire "meglio prima", no?utente cancellato
pur non avendolo vissuto fortunatamente sui libri si trovano ancora fatti riportati da cui poter attingere...fatta questa piccola parentesi, non sto denigrando il progresso, sto semplicemente dicendo che, a parere mio, tante nuove tecnologie hanno fatto perdere l'uso della manualità , della mano d'opera, della passione...e hanno portato alla creazione di cose, secondo me, inutili, o comunque, il cellulare che fa foto è utile, lo uso spesso anche io per immortalare un ricordo, ma non capisco il dover portare l'oggetto ad avere una risoluzione pari a una fotocamera reflex che, nonostante le facilitazioni, ha comunque bisogno di un minimo di passione che porta a cercare un minimo di conoscenza tecnica, o comunque quel "non so che" che scinda dal semplice premere click su un dispositivo che ha già tutto preimpostato e dopo ti sistema anche la foto...il progresso è positivo se fatto con coscienza...il progresso che porta al regresso, secondo me, non è tale, è quella cosa che fa dire a qualcuno, nel 2017; dopo millenni di storia fortunatamente trascritta, "non capisco con che cognizione di causa di possa dire "meglio prima"...per chi diceva avessi fatto un minestrone, mah, le cose vanno di paripasso ma proseguono su rette parallele che non si intersecano? se cosi' fosse, non ci sarebbe il problema della tecnologia che ingoia tutto, non staremmo neanche qui' a commentare un post intitolato il futuro dell'industria fotografica, dove all'inizio si presentava il tema come un'evoluzione/involuzione della fotografia stessa...e, anche se credo non serva specificare, sono d'accordo con il termine involuzione, perchè di questo si tratta e di questo stavo parlando...il minestrone forse lo avete fatto voi...ps
un ultima cosa, ho detto tutto in maniera molto pacifica e con il sorriso, anija, non mi conosci, e non capisco come mai ti permetti di giudicare me o il passato che ho o non ho vissuto, potrei avere 29 anni ed essere una professoressa di storia e antropologia, percio' mi domando, con che cognizione di causa dici queste cose? E comunque, hai citato Salvador Dali', che, per l'appunto, è il classico esempio di artista che spinge la sua arte a diventare cio' che il mercato richiede, figlio quindi di un epoca per molte cose contemporanea, dove la mercificazione e la semplificazione stessa dell'artista e dell'arte erano già nate, e in procinto di sviluppo...l'arte e la tecnologia hanno iniziato ad andare di paripasso proprio nel momento in cui la richiesta non andava più di paripasso con l'arte e cio' che rappresentava, piuttosto con i profitti che se ne potevano ricavare (cito di nuovo Dali' e i suoi innumerevoli falsi fatti produrre da lui stesso ai suoi garzoni, per incrementare guadagni), concludo con la mia non totale tolleranza alla tecnologia che porta a un progresso di copertina, dove il vero progresso va lentamente morendo...
SergioRapagna
Gulp! ---> Annulla notifiche ---> ClickÂutente cancellato
 non mi odiate, vengo in pace..!bluvelvet
@mirkomacari io non definirei amatore della fotografia uno che (come scrivi tu) trova "ampiamente" sufficiente uno smartphone per far foto.ÂChe un cellulare possa far parte di una articolata attrezzatura fotografica ci può stare, ma se è un vero appassionato non può accontentarsi di un pur pregevole strumento come il telefonino.
utente cancellato
@bluvelvet per fare arte basta una matita spuntata, un sasso, un foro nel muro. Il problema non è il mezzo ma l'idea. Non fatemi fare il solito esempio di Fontana e i suoi tagli, ma il concetto lui lo ha sintetizzato molto meglio di me.bluvelvet
 @mirkomacari  la mia era una risposta al tuo post iniziale, non ho fatto riferimenti al fare arte o meno anche perchè, sostanzialmente, la penso come te.ÂPenso invece che uno smartphone per quanto usato bene e molto performante non potrà sostituire, al momento e credo ancora per molto tempo, macchine costruite specificamente per la fotografia. Chi lo fa, per me, non è da considerare un "vero" amante/appassionato di fotografia.
utente cancellato
ah ma allora hai travisato @bluvelvet io non volevo affatto ribadire il contenuto di quella infografica ma solo proporvi la questione.Se poi vuoi sapere il mio parere in merito dico che gli smartphone sono assolutamente adeguati a chi vuole esprimersi in un certo modo ma sono inadeguati (ancora) per molte tecniche fotografiche.Â
bluvelvet
  @mirkomacari  pensavo che l'ultima parte "il motivo" fosse una tua riflessione...Alexx70
https://www.google.it/amp/instagramersitalia.it/intervista-michael-christopher-brown-magnum/amp/Bluvelvet guardati questo fotografo dell agenzia Magnum che usa iPhone
bluvelvet
Bluvelvet guardati questo fotografo dell agenzia Magnum che usa iPhone
Quindi oltre alla conoscenza ed esperienza, è la curiosità e lo studio che può elevare la smartphone mania a qualcosa di molto interessante.... è l'approccio che fa la differenza.Â
Alexx70
L 'approccio fa la differenza è vero . Ma su tutti i formati fotograficiDalla compatta ,alla foto fatta con il banco su lastra di vetro formato 24x30 cm